Il Consiglio Pastorale Interparrocchiale

PARROCCHIE DI SAN COLOMBANO DI VIGNALE E DI SAN MARTINO DEL MONTE

CONSIGLIO PASTORALE INTERPARROCCHIALE

 

 

COSTITUZIONE

 

Art. 1 Nato dalle esigenze del Concilio Vaticano II e maturato come espressione della Comunità, a norma del canone 536 del Codice di Diritto Canonico (CJC) e delle norme contenute nei Documenti del Quarto Sinodo Diocesano (nn. 90, 91, 92, 93) è costituito, nelle Parrocchie di San Colombano di Vignale e di San Martino del Monte in San Colombano Certenoli il Consiglio Pastorale Interparrocchiale (CPI)   secondo l’allegato Statuto e Regolamento.

 

NATURA

 

Art. 2 II CPI è l’organismo di servizio e comunione che esprime la responsabilità ecclesiale di entrambe le Comunità Parrocchiali, nella loro totalità, nel promuovere e realizzare tutte le attività pastorali.

 

Art. 3 II CPI rimane in carica 5 anni.

I membri non possono essere designati o eletti più di due volte consecutivamente.

Il CPI decade al momento della nomina di un Parroco. Il parroco appena insediato, se lo ritiene, ha la facoltà di rinnovare il CPI per un tempo che ritiene lui adeguato e comunque entro la naturale scadenza.

 

FINALITÀ

 

Art. 4 II CPI studia, programma e verifica, in sintonia con il cammino diocesano, l’azione pastorale della Comunità perché sia comunità viva e annuncio di speranza.

 

Art. 5 In particolare il CPI:

–      sviluppa la coscienza pastorale dei laici, del clero, [dei religiosi e religiose,] educando all’ascolto della Parola, al dialogo fraterno, allo stile di vita ecclesiale per il bene e la maturazione specifica di tutti i fedeli;

–      elabora, a partire dalla situazione umana, religiosa ed ecclesiale della Parrocchia, un piano pastorale in una prospettiva di collaborazione unitaria, armonizzando le diverse iniziative e attività in una visione di pastorale organica.

 

COMPOSIZIONE

 

Art. 6 II CPI, quale espressione della totalità di entrambe le comunità parrochiali e quale strumento di comunione e di partecipazione, è organo rappresentativo di tutte le componenti ecclesiali presenti in essa.

 

Art. 7 II CPI è composto:

–      dal Parroco, che lo presiede;

–      dai sacerdoti, qualora nominati o indicati dall’Ordinario, che collaborano con il parroco all’attività pastorale delle comunità parrocchiali;

–      da rappresentanti di Gruppi di formazione e di attività, di Associazioni e di Movimenti, presenti e/o operanti in Parrocchia;

–      dai membri nominati dal Parroco al fine di completare eventuali lacune nella rappresentatività di tutti i fedeli.

La sua composizione è disciplinata dal Regolamento.

 

Art. 8 Ad essere membri del CPI possono essere chiamati tutti i fedeli che abbiano completato il cammino di iniziazione cristiana e che siano in piena comunione con la Chiesa e siano canonicamente domiciliati nella Parrocchia o stabilmente operanti in essa.

 

FUNZIONAMENTO

 

Art.9 Nei suoi momenti di lavoro, il CPI si riunisce nel nome di Cristo e nella disponibilità alla azione dello Spirito Santo, è teso all’ascolto della Parola di Dio e mosso dalla stessa fede.

La carità di rapporto nelle riunioni è certezza della presenza di Dio, indirizza la ricerca della verità ed è efficace testimonianza di vita cristiana.

 

Art.10 II CPI è convocato dal Parroco in seduta ordinaria almeno 4 volte l’anno: nei primi giorni di settembre per impostare il nuovo anno pastorale, prima dell’avvento per decidere le iniziative pastorali in preparazione del Santo Natale, prima della quaresima per programmare il tempo quaresimale ed il tempo di Pasqua e nel mese di giugno per verificare il cammino svolto, per riflettere sul tempo estivo e le feste patronali e devozionali che caratterizzano i mesi estivi. In tale seduta sarà impegno dei membri dei vari gruppi portare a conoscenza del CPI le varie iniziative svolte e da svolgere.

 

Art 11 Le sedute del CPI sono valide se è presente la metà più uno dei componenti il consiglio.

Le deliberazioni sono il frutto della comune discussione sull’ordine del giorno, guidata e condotta in unità dal ministero del Parroco che presiede e con la corresponsabilità di ciascuno.

L’argomento all’ordine del giorno può essere riproposto, per un approfondimento, nelle riunioni successive.

 

Art. 12 II CPI può costituire gruppi di studio per particolari problemi, chiamando a farne eventualmente parte coloro che desiderano collaborare all’azione pastorale in settori specifici.

 

Art. 13 Nel suo compito di Presidente, il Parroco si avvale di un Vice Presidente e di un segretario eletti tra i membri del Consiglio.

Il Vice Presidente, unitamente al Presidente, ha il compito di assicurare il regolare funzionamento del Consiglio e di rappresentare il CPI in sede zonale ed eventualmente in sede diocesana. Il Segretario cura, a nome del Presidente, i rapporti con i membri del Consiglio, invia l’ordine del giorno, stende i verbali del Consiglio conservandone gli atti e i documenti in luogo adatto. Al fine di far partecipe tutta la Comunità rende pubbliche le deliberazioni attraverso i mezzi che il CPI riterrà più opportuno.

 

Art. 14 Le riunioni del CPI e il relativo ordine del Giorno sono resi noti alla Comunità parrocchiale la Domenica precedente la convocazione mediante affissione nella bacheca delle chiese parrocchiali.

 

Art. 15 I membri del CPI cessano dal loro incarico

– per dimissioni, presentate per iscritto al Parroco;

– per revoca del mandato del Gruppo di provenienza;

– per assenza ingiustificata a tre sedute consecutive del Consiglio;

– per contrasto con la fede, la dottrina e la morale della Chiesa Cattolica.

 

Art. 16 II presente statuto, retto dalle norme stabilite dal Vescovo Diocesano, è approvato con la maggioranza dei 2/3 dei componenti il CPI e con il voto vincolante del Parroco.

Lo Statuto può essere modificato in qualsiasi momento con la stessa maggioranza e con il voto vincolante del Parroco, previa convocazione del Consiglio in seduta straordinaria.

 

REGOLAMENTO

 

Elezioni del Consiglio Pastorale Parrocchiale

1) Hanno diritto a partecipare all’elezione dei membri del CPI tutti i componenti di Gruppi di formazione e di attività, di Associazioni e di Movimenti, che siano residenti nel territorio della Parrocchia oppure canonicamente domiciliati o stabilmente operanti in essa.

2) A norma dell’art. 9 dello Statuto, possono essere eletti a membro del CPI “i fedeli che abbiano completato il cammino di Iniziazione cristiana, siano in piena comunione con la Chiesa e siano canonicamente domiciliati nella Parrocchia o stabilmente operanti in essa”.

3) Fatta eccezione per i membri “ex officio” e cioè il Parroco ed i coadiutori permanenti tutti gli altri membri del CPI vengono:

a.1) ELETTI quali loro rappresentanti, dalle Comunità religiose e dai vari gruppi di attività, di formazione, di associazione o dei movimenti, nelle forma seguente

– 1 Catechista

– 1 Educatore del gruppo giovani

– 1 membro del Coro di San Colombano di Vignale

– 1 giovane del post-cresima

– 1 genitore di un bambino/giovane del catechismo

– 1 membro del Comitato Parrocchiale di San Martino del Monte

– 1 membro del Comitato festeggiamenti San Rocco

– 1 membro del CPAE di San Colombano di Vignale

– 1 membro del CPAE di San Martino del Monte

a.2) ulteriori membri o cambiamenti al presente elenco saranno precisati al momento del rinnovo, dal CPI uscente, senza apportare modifiche al regolamento stesso.

b) NOMINATI dal parroco al fine di completare eventuali lacune nella rappresentatività di tutti i fedeli (Statuto Art. 7)

4) Per il rinnovo del CPI il Parroco Presidente indice le elezioni almeno due mesi prima della scadenza del mandato onde permettere ai vari gruppi e movimenti di eleggere il proprio responsabile.

La composizione del nuovo CPI sarà resa pubblica.

Nel caso di sostituzione di un consigliere del CPI, subentra il candidato proposto dal gruppo o

movimento di appartenenza o dal Parroco come previsto dall’ art. 3 punto b)

 

Convocazione e svolgimento delle sedute del CPI

 

1) A norma dell’art. 10 dello Statuto, il CPI è convocato dal Parroco, in seduta straordinaria, a giudizio del Parroco o su richiesta della maggioranza dei membri del Consiglio, per particolari esigenze di elaborazione e di attuazione del piano pastorale.

2) II CPI viene convocato, con avviso recapitato tramite la segreteria, almeno cinque giorni prima della riunione. L’avviso deve contenere l’Ordine del Giorno (O.d.G.) ed eventuali documenti e sussidi utili alla trattazione dell’argomento. L’O.d.G. è redatto dal Presidente unitamente al Vice Presidente e al Segretario.

3) La riunione del CPI viene aperta con l’ascolto della Parola di Dio o con la celebrazione della S. Messa e successivamente con la lettura del verbale della riunione precedente. Sul verbale i consiglieri possono presentare osservazioni e chiedere rettifiche o chiarimenti. Il verbale è approvato, a maggioranza semplice, per alzata di mano. Ogni deliberazione è approvata a maggioranza semplice con votazione per alzata di mano. Il Consiglio può deliberare inversioni all’O.d.G. come pure il rinvio, ad una riunione successiva, di argomenti all’O.d.G. non esauriti. La votazione di una deliberazione riguardante persone viene fatta a scrutinio segreto.

4) L’O.d.G. termina con la voce “varie ed eventuali.”: ogni consigliere ha facoltà di presentare comunicazioni, interrogazioni ed interpellanze al Consiglio, nell’ambito delle competenze del CPI e con manifesta intenzione di giovare all’intera comunità parrocchiale. Inserimenti e trattazione devono essere comunicati prima dell’inizio della seduta.

5) II presente REGOLAMENTO può essere modificato o integrato su richiesta di almeno un terzo dei membri del Consiglio e approvato con la maggioranza dei 2/3 dei componenti il CPI e con il voto vincolante del Parroco, previa convocazione del Consiglio in apposita seduta straordinaria.

 

Per il quinquennio 2013-2018 sono membri del CPI

LATINA Luciano (Vicepresidente)

SOLARI Claudio (Segretario)

CADEMARTORI Giulia

CARPICCI Adriana

COGOZZO Patrizia

COSTA Daniela

GIANETTI Paola

MAGGIORE Pierangela

SCUOPPO Paola

STURLA Graziano Ernesto

VACCARO Debora